La recente indagine condotta dal Centro Studi Impara Digitale ha coinvolto 50 scuole italiane, 328 docenti e 1800 studenti, analizzando gli effetti dell’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale (IA) nella didattica scolastica.
Lo studio si concentra su software noti come ChatGPT, Gemini e Copilot, ormai entrati a far parte della quotidianità di molte aule.
Punti di forza emersi
Incremento delle performance scolastiche:
L’utilizzo dell’IA ha portato a un netto miglioramento delle valutazioni: le insufficienze sono praticamente scomparse e si registra un generale innalzamento del profitto.Valorizzazione delle specificità scolastiche:
Gli studenti dei licei si sono distinti per la qualità nei progetti individuali, mentre negli istituti tecnici l’uso dell’IA ha migliorato le attività didattiche strutturate e guidate. Questo dimostra una buona adattabilità dell’IA ai diversi contesti.Diffusione concreta e consapevole degli strumenti digitali:
L’adozione di applicazioni avanzate di IA mostra che una parte del mondo scolastico ha già intrapreso la strada dell’innovazione, rendendo la scuola più vicina alla realtà tecnologica contemporanea.

Criticità e assi di miglioramento
Diminuzione delle competenze collaborative:
Nonostante un terzo delle attività sia stato svolto in gruppo, la ricerca evidenzia un paradosso: le capacità relazionali e collaborative degli studenti risultano indebolite. Questo suggerisce un utilizzo dell’IA orientato più all’efficienza individuale che alla cooperazione.Scarso senso critico verso i contenuti generati:
Una delle problematiche più significative è la difficoltà, da parte degli studenti, di valutare la qualità e l’affidabilità dei contenuti prodotti dall’intelligenza artificiale. Questo limite è più evidente in assenza di una solida base conoscitiva.Mancanza di riflessione pedagogica profonda:
Il miglioramento dei voti non si traduce automaticamente in un avanzamento delle competenze cognitive o metacognitive. Occorre interrogarsi su quali apprendimenti vengano effettivamente promossi attraverso l’uso dell’IA.Disomogeneità tra indirizzi scolastici:
L’impatto positivo dell’IA è variabile tra licei e istituti tecnici, indicando che l’efficacia degli strumenti digitali dipende dal contesto e dalle metodologie applicate.
L’intelligenza artificiale rappresenta una risorsa preziosa ma non neutrale. È fondamentale che l’adozione di questi strumenti nella scuola italiana sia accompagnata da un ripensamento metodologico, volto a:
sviluppare il pensiero critico degli studenti;
rafforzare le competenze relazionali;
guidare l’utilizzo consapevole e responsabile delle tecnologie.
La sfida educativa è quella di integrare l’innovazione senza rinunciare alla centralità del sapere e della relazione umana.